Devo andare al cinema con V., dovremmo incontraci li dinanzi. Prendo l’ autobus, ho un senso come di indecisione, ci vado o no ?, come il timore che V. non ci sia ad aspettarmi. Scendo dall’ autobus, mi sembra di riconoscere Villa Borghese, ma appena scesa dal bus ho come difficolta’ ad orientarmi. Dove sono?. A terra c’ è tutto fango, è tutto melmoso, non riesco a camminare bene, sprofondo nel fango, che ricopre anche la mia borsetta. Mi incammino per una strada ma forse non è quella giusta, scendo per una discesa, con difficolta’ ho i tacchi , ci sono anche dei cani, dapprima ho un po’ paura sono tanti, ma dopo il mio sentimento cambia, alcuni sono dei cuccioli mi fanno tenerezza, vorrei prenderne uno, ma non posso a casa non c’ è spazio.
Continuo a camminare, esco dal fango.
Decido di andarmene, sono su un autobus, passo dinanzi al cinema, c’ è gente, cerco di vedere se V. è li.
Mi sembra di averlo visto, allora gli telefono.
Mi risponde adirato, mi chiede:”Che senso ha questa telefonata che mi fai di striscio?”
Penso che è con un’ altra ragazza.