La salita

Sono al lavoro, devo andare a parlare col capo, mi dirigo in direzione della sua stanza, c’è come una salita ripidissima,la percorro, forse c’è anche mia madre con me.

Ci sono persone, che scendono in direzione opposta, arriviamo, parlo col capo, abbiamo una discussione, gli dico che deve darmi piu’ soldi. Sembra mortificato, io sono molto arrabbiata, non voglio piu’ aspettare è la mia vita.

Doccia

Sono forse nelle docce di uno stabilimento balneare, c’ è molta gente, mentre mi faccio la doccia è come se i vestiti mi dessero fastidio, allora li tolgo e sono nuda, mi sento a mio agio, qualcuno mi guarda ma non mi importa. Dopo si avvicina un ragazzo è qualcuno che conosco ma non ricordo chi.

Mi chiede perchè mi sono messa nuda, a mia volta gli chiedo perchè sono brutta? Lui mi risponde di no, solo che non era la situazione adatta.

Il barbone

Sono su un autobus, sto leggendo un libro, vedo delle foto, immagini che mi piacciono. Sale un barbone, è un ragazzo giovane coi capelli lunghi, sento prima la sua presenza dietro di me, mi sposto, lui inizia a insultarmi a dirmi che sono una montata, che mi credo chissa’ chi, gli altri passeggeri dell’ autobus intrvengono, ma lui li minaccia, anch’ io alzo la voce dicendogli di lasciarmi perdere.

Libertà

Sto’ parlando con un mio ex fidanzato, mi chiede qual’ è per me il valore piu’ grande, dopo un po’ poi gli rispondo la liberta’, fa una faccia un po’ triste, come se pensasse “allora non potremmo stare insieme”, ma a mia volta penso, ma è una vita che non stiamo piu’ insieme.

Volti coperti

Non so bene dove mi trovo, devo andare in un posto dove si balla il latino/americano, percorro una strada un po’ isolata. Ad un certo punto mi trovo vicino la sala, vedo degli uomini, saranno una decina, hanno il volto coperto, sono coperti sino alla pancia come da un lenzuolo, tipo dipinti di Magritte.

Ho paura e vado via.

La Prenestina

Mi trovo con una mia amica Daniela, e l’ ex di mio fratello, c è anche altra gente a vivere in una casa grande, sulla Prenestina. Non so come mi trovo li, in una situazione che non ho scelto, quella zona di Roma non mi piace, non mi ci ritrovo, sono carica di rabbia, voglio tornare a vivere a Prati.

Daniela mi dice di scendere insieme a prendere qualcosa da mangiare, quando siamo in strada, mi torna in mente la mia macchina, dov’ è? dove lo lasciata? A Prati penso, si meglio cosi’, qui non ce la porto.

Motorino

Sto guidando un motorino,  dietro con me,  porto qualcuno. Facciamo il viaggio d’ andata, al ritorno ho un po’ paura,  è piovuto la strada è bagnata. Il motorino è dotato di una specie di sacca, un po’ ingombrante, in cui si mette il gas, come carburante, la mantengo  con una mano, mentre guido. Ci fermiamo dal benzinaio,   è carino,   cerco di parlare per conoscerlo, gli chiedo a che ora chiude,  mentre riempie la sacca di gas,  dice presto perchè è venerdi’ e la settimana per fortuna è finita, la cosa finisce li e io penso chissa’ con chi esce. Andiamo via, ma forse torniamo.

Scarpa mancante

Sono a casa di una didatta della scuola, ha invitato a casa sua me e altre colleghe.Vedo che ci sono come dei peluche, dei giocattolini di una mia vecchia amica M..Stiamo andando via mi accorgo che mi manca una scarpa, le altre colleghe sono gia’ andate, mi attardo a cercare la scarpa, la didatta che nel frattempo sta’ vedendo dei pazienti si accorge di me, mi chiede ” che fai ? ” le spiego…. vorrebbe aiutarmi, ma non puo’ ha i pazienti.Alla fine decido di usare delle pantofole, sotto la gonna lunga che indosso non si vedranno e cosi’ potro’ andare a casa a cambiarmi.