Mi trovo con Fabri a casa di GS, uno dei galleristi londinesi per i quali ho lavorato, è capodanno e lui ha organizzato una festa insieme a CC, che nel sogno è la sua fidanzata (nella realtà sono colleghie basta). Alla festa io vedo un quadro di Picasso che mi piace molto e penso di comprarlo. CC inizia a spiegarmi il soggetto del quadro e mi dice che la data che vedo dipinta in alto a sinistra è la data dell’avvenimento storico rappresentato. Io, però, so per certo che l’avvenimento storico raffigurato è accaduto in una data differente, allora tiro fuori una penna biro e modifico la data sul dipinto dicendo che era sbagliata. Mi rendo conto di aver fatto una mezza scemenza perché il quadro è irreparabilmente danneggiato e poi non so neanche se davvero mi piaceva così tanto da volerlo acquistare. Nel mentre si avvicinano anche GS e Fabri e vedo che GS è molto contrariato, anche se cerca di nasconderlo. Io allora ribadisco che la data vera è un’altra, quella che ho scritto io a penna, ma mentre lo dico mi sento ancora più stupida…