Compleanno di paura

E’ il giorno del mio compleanno. Alessio, il mio amico e acconciatore di fiducia, mi regala un cavallo andaluso, baio, bellissimo, con una lunga coda e molto elegante. Penso che sia veramente bello anche se lo temo un po’ perchè è molto grande. Mia sorella mi regala un cane femmina, mi dice che così la posso portare a Bracciano con tranquillità, senza che litighi con altri cani maschi. Io penso che sia solo una scusa per farmi andare di più a Bracciano per occuparmi della casa e sono molto triste. Mihai, il custode di Bracciano, intanto si prende cura del mio cavallo, gli pulisce le zampe e gli zoccoli, mettendolo seduto come se fosse un cane gigante. Mentre festeggio il mio compleanno, in una sorta di luogo all’aperto, con i tavoli, tipo Mc. Donald’s, mi rendo conto che al tavolo accanto al mio c’è una ragazza che sta morendo di cancro, è attaccata ad una flebo, è verde in viso e muore davanti ai miei occhi.

Liquirizia

Era tutto buio intorno, illuminata solo la scena direttamente davanti ai miei occhi. Sono davanti ad una cassetta di legno piena di lacci di liquirizia nera e rossa. Ne compro alcuni di entrambi i tipi e qualcuno dall’atra parte della cassetta, di cui non vedo il volto, mi dice: “non prendere questi, prendi questi altri che hanno un ripieno migliore”. Io tutta contenta faccio come lui dice e me ne vado con una bustina piena di liquirizia nera e rossa.