La pizza rossa

mi trovo con i miei cugini V e L in una soffitta di un palazzo a me sconosciuto… V mi fa da guida e mi porta a visitare tutte le stanze della casa…la stanza delle rose, la stanza delle barche, insomma attaccato ai muri ci sono dei quadri a tema, nella prima disegni di rose rosa e nella seconda delle stampe di velieri, V mi dice di guardare attentamente i quadri appesi e mi chiede se li riconosco, erano di nostro nonno, stavano nella sua vecchia casa bianca al mare, ma io non li riconosco per niente, per me sono del tutto nuovi, insomma non mi ricordo di averli mai visti in passato…eppure V insiste e mi dice che non è possibile… decido di uscire dalla stanza con i velieri e scendo una lunga e larga scala di travertino, simile a quella del palazzo delle esposizioni di Roma, ed ecco che vedo mio cugino L seduto che mangia un pezzo di pizza rossa, quella del fornaio, bassa, croccante, buona…allora decido di prendere dalla mia borsa a tracolla la mia, la tiro fuori e comincio a mangiare la mia pizza rossa del fornaio insieme a lui…

In… tre viaggi

Al centro di una foresta vi era un grande palazzo in stile liberty. Dentro io ed altre persone avevamo appreso la notizia che dovevamo fuggire da lì, perchè un virus stava già uccidendo molte persone. Allora ci precipitiamo fuori…alcune persone rimangono dentro sdraiate in brandine. Usciamo e cerco di capire quanti eravamo rimasti; circa una decina…Iniziamo a prepararci per un viaggio insieme al gruppo di superstiti.Cerco di far conoscenza con tutti o quasi. Mi curo di non dimenticare niente per la scalata alla montagna che si ergeva davanti a noi: scarponi, ganci, corde, ramponi. Iniziamo la scalata…

Mi trovo in una macchina con mia madre e i genitori di D. La macchina corre lungo una scarpata che da sul mare. Saltiamo e andiamo a finire in acqua… Riesco ad uscire, mentre parlo con mia madre, saltando su uno scoglio lungo la parete e per arrivare dall’altra parte mi aiuto con le mani spostando una parte della roccia/parete come se fosse un cassettone a scorrimento.

Eccoci ritrovati tutti quanti (il gruppo che ha scalato la montagna) lungo un sentiero alberato…sembra autunno per le tante foglie cadute. Il sentiero corre lungo diritto e noi tutti, stanchi, ci avviamo cercando di sorreggerci tra di noi!