Dopo aver sognato di attacchi di streghe, coltelli lanciati, insetti tagliati, un sogno colorato ha reso la mia notte più serena. Stanotte infatti ho dipinto una tela grande quanto una parete con righe orizzontali di colore blu, grigio e giallo. Due cerchi di colore rosso, uno nella parte alta del quadro, uno nella parte bassa, creavano movimento. L’ambientazione sembrava essere quella dello studio di Haber nell’ultimo film di Veronesi “L’ultima ruota del carro” che tanto mi è piaciuto (nonostante qualche piccola e, nel complesso, irrilevante debolezza). Facevo vedere il quadro a T.C. che non sembrava entusiasta della mia opera, ma mi comunicava comunque il suo vivo interesse per la mia rinnovata creatività. Per terminare il quadro apponevo sulla tela un lembo di lenzuolo, colorato di grigio, rosso e verde, con una cerniera lampo gialla cucita sopra. Confrontando la dimensione del lembo con quella della tela mi accorgevo che avrei preferito trovare una cerniera lampo, magari rossa e di grandi dimensioni, da cucire verticalmente nella parte sinistra del quadro.
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I “Magnifici 10”
Sono seduta ad una scrivania in redazione e sto lavorando agli articoli del prossimo mese; ad un certo punto si avvicina un mio collega e mi dice che ha pensato lui, questa volta, a stilare la lista dei “Magnifici 10”, i 10 lotti più alti battuti in asta nel mese. Mi porge la lista, io la leggo e mi accorgo che i primi due lotti sono una testa di statua romana e un quadro rinascimentale, allora mi volto e gli dico che noi siamo una rivista d’arte contemporanea e quindi anche i Magnifici 10 devono riguardare esclusivamente l’arte contemporanea. Lui dice che non è vero e che secondo lui va bene così. Io sento la rabbia montare, mi alzo per andare dal caporedattore per spiegargli l’accaduto ma quando gli arrivo vicino mi rendo conto che devo sbrigarmela da me e non posso chiamarlo in causa come giudice.
Il quadro sfregiato
Mi trovo con Fabri a casa di GS, uno dei galleristi londinesi per i quali ho lavorato, è capodanno e lui ha organizzato una festa insieme a CC, che nel sogno è la sua fidanzata (nella realtà sono colleghie basta). Alla festa io vedo un quadro di Picasso che mi piace molto e penso di comprarlo. CC inizia a spiegarmi il soggetto del quadro e mi dice che la data che vedo dipinta in alto a sinistra è la data dell’avvenimento storico rappresentato. Io, però, so per certo che l’avvenimento storico raffigurato è accaduto in una data differente, allora tiro fuori una penna biro e modifico la data sul dipinto dicendo che era sbagliata. Mi rendo conto di aver fatto una mezza scemenza perché il quadro è irreparabilmente danneggiato e poi non so neanche se davvero mi piaceva così tanto da volerlo acquistare. Nel mentre si avvicinano anche GS e Fabri e vedo che GS è molto contrariato, anche se cerca di nasconderlo. Io allora ribadisco che la data vera è un’altra, quella che ho scritto io a penna, ma mentre lo dico mi sento ancora più stupida…