Ho sottoposto (anche nella vita reale) le foto di un’artista al curatore di un importante progetto e aspetto la sua risposta.
Mi ritrovo seduta ad un tavolino rotondo bianco nella stessa stanza con questo curatore che è, invece, seduto alla sua scrivania davanti al computer nell’angolo della stanza. Lui non mi vede, oppure non percepisce la mia presenza, ed io lo guardo come in una candid camera mentre apre le email e legge la mia commentando che l’artista in questione non è adatta e che è scadente.
Il senso di delusione è forte soprattutto perché attribuisco il fallimento al mio non avere incluso nel portfolio una foto in particolare per via di una dimenticanza.